Spettacolo Superbowl

Come per ogni Superbowl che si rispetti, il geniale (almeno in questo caso) mercato americano è riuscito a creare tanta attesa sia per la partita, fenomeno sportivo e mediatico che incolla alla tv una nazione intera, quanto per gli spot messi in onda durante la trasmissione. Tutto in una notte. Ogni anno i migliori brand si sfidano a colpi di spot creati appositamente per l’evento e sui quali basano le fondamenta delle proprie campagne vendite per l’immediato futuro.

Si esce quindi dalla logica della pubblicità come la intendiamo noi, presentazione bacchettona e sterile di un prodotto, 30 secondi di tortura psicologica che hanno il solo scopo di farci ricordare, non sempre positivamente per fortuna, del marchio trattato. Negli States, in particolar modo per questo avvenimento, quei trenta secondi a disposizione diventano un momento di intrattenimento, una sfida creativa in cui il brand, il prodotto o qualsiasi cosa venga pubblicizzata, è solo il pretesto per essere visto. E ricordato. Con piacere voglio proporre alcuni spot presentati al Superbowl, che nel 2009 è stato all’altezza non solo delle aspettative di tutti gli sportivi per quanto concerne spettacolo e competizione (touchdown di 100 yard di James Harrison che rimarrà nella storia) ma anche per spettacolo commerciale. Il concerto di Bruce Springsteen a fare da gustosissima ciliegina sulla torta.